Per fallimento abusivo si intende il caso in cui una società sfrutta il procedimento fallimentare per eludere il pagamento dei propri debiti con l’intenzione di continuare la propria attività con una nuova forma giuridica.
A partire dal 1 gennaio 2025, con la nuova normativa, i debiti di diritto pubblico, verranno riscossi in via fallimentare con la conseguenza pratica, che vi segnaliamo, che l’azienda potrà fallire per mancato pagamento dei seguenti debiti:
– per imposte comunali, cantonali e federali;
– per IVA;
– per tasse rifiuti;
– per premi di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni;
– per contributi alle assicurazioni sociali;
– per contributi AVS;
– per altre prestazioni fondate sul diritto pubblico
Tra le altre misure introdotte al fine di contrastare tale fenomeno vi elenchiamo quelle piú significative:
- Il recupero dei crediti pubblici dovrà seguire la procedura fallimentare per il loro incasso e non piú quella ordinaria dell’esecuzione mediante pignoramento;
- Viene estesa l’interdizione all’ esercizio dell’ attività anche ai procuratori e ai direttori;
- L’ufficio del Registro di Commercio dovrà procedere alla cancellazione della persona interdetta dal Registro;
- Introduzione della possibilità di ricercare nel Registro di Commercio, le persone che hanno rivestito funzioni in società fallite;
- Gli ufficiali giudiziari fallimentari avranno l’obbligo di segnalare alle autorità penali i reati perseguibili d’ufficio da loro constatati nell’esercizio delle loro funzioni;
- La nullità del trasferimento della società mantello (società che vengono utilizzate allo scopo di compiere gli abusi trasferendo la responsabilità a terzi); ne consegue che il trasferimento di azioni o di quote sociali sarà considerato nullo se la società è gravata dai debiti;
- La rinuncia retroattiva alla revisione limitata sarà vietata (opting-out retroattivo).
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