Dopo anni di trattative, il 23 dicembre 2020 l’Italia e la Svizzera hanno firmato un nuovo Accordo sulla tassazione dei lavoratori frontalieri che andrà a sostituire il precedente Accordo del 1974.
Il 18 luglio 2023 gli Stati di Italia e Svizzera hanno quindi proclamato ufficialmente, tramite uno scambio di lettere, l’entrata in vigore del nuovo Accordo sulla tassazione dei lavoratori frontalieri.
Cosa accadrà ai “nuovi frontalieri”
I “nuovi frontalieri” sono coloro che:
- non hanno mai svolto attività lucrativa dipendete in Svizzera nel periodo tra il 31.12.2018 e il 17 luglio 2023
- hanno richiesto o richiederanno un permesso di lavoro di tipo G con rientro giornaliero dal 18 luglio 2023 in poi.
Nel patto bilaterale è previsto che i “nuovi frontalieri” avranno un meccanismo di tassazione concorrenziale tra Italia e Svizzera.
In particolare essi pagheranno l’imposta alla fonte nel Cantone di lavoro (secondo delle nuove tabelle fiscali ancora in fase di elaborazione) ma dovranno poi pagare l’IRPEF in Italia secondo le aliquote ordinarie con detrazione per quanto già pagato in Svizzera.
I frontalieri “fuori fascia” e i frontalieri detentori di permesso G con rientro settimanale
Teniamo a precisare che a decorrere dal 01 gennaio 2025 per i dati fiscali relativi all’anno 2024, l’Ufficio dell’Imposta alla Fonte invierà annualmente all’Agenzia delle Entrate in Italia tutti i dati fiscali necessari per l’allestimento delle dichiarazioni fiscali anche dei frontalieri “fuori fascia” e per i frontalieri detentori di permesso G con rientro settimanale.