Il Dipartimento Federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha approvato l’elenco dei generi di professioni soggetti all’obbligo di annuncio dei posti vacanti per il 2023. L’elenco, valido per i generi di professioni nei quali il tasso di disoccupazione è pari o superiore al 5%, entra in vigore il 1° gennaio 2023.
Il DEFR aggiorna l’elenco dei generi di professioni soggetti all’obbligo di annuncio nel quarto trimestre di ogni anno. L’elenco viene pubblicato in un’ordinanmza del DEFR ed è valido dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno successivo. L’unico criterio che determina l’assoggettamento di un genere di professione all’obbligo di annuncio è il tasso di disoccupazione in quel genere di professione. I singoli tassi sono calcolati a livello nazionale sulla base di una media di dodici mesi nei generi di professioni della nomenclatura svizzera delle professioni dell’Ufficio federale di Statistica (UST).
Nel 2021 e nel 2022, gli elenchi delle professioni soggette all’obbligo di annuncio avevano dovuto essere ampliati a causa dell’aumento della disoccupazione, mentre invece nel 2023 i generi di professione soggetti all’obbligo di annuncio tornano a diminuire notevolmente. Ad esempio, la tipologia professionale degli assistenti alle vendite, che contano quasi 150’000 dipendenti, a partire dal 2023 non sarà più soggetta all’obbligo di annuncio. Inoltre, alcune tipologie professionali riconducibili al settore della ristorazione (professionisti dei servizi, baristi e cuochi) a partire dal 2023 non saranno più soggette a registrazione obbligatoria. L’ambito di applicazione dell’obbligo di annuncio è stimato con la quota di occupati che esercitano professioni sogge3tte all’obbligo di annuncio. Nel 2022 circa il 20% di occupati lavoravano nei generi di professioni soggetti all’obbligo di annuncio, questo tasso corrisponde a 8% nel 2023.
I generi di professione soggetti all’obbligo di annuncio per il 2023 sono consultabili sul sito:
https://www.arbeit.swiss/secoalv/it/home.html
pubblicato dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca il 30.11.2022